di Vittorio Spada
Si dovrebbe esordire affermando “Niente di nuovo sul fronte di Catania” in merito alla Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa. Ma nel capoluogo etneo non vive Erich Maria Remarque e lo scrittore tedesco ha conosciuto e descritto solo le tragedie della Prima Guerra mondiale e non le guerre che da anni animano l’interno e l’esterno della società di gestione aeroportuale catanese. Guerre antiche e nuove, ma sempre con gli stessi obbiettivi: appunto, la gestione di un ente (i cui soci sono Enti pubblici) che rappresenta (forse) l’espressione principale del potere sul territorio. Nel corso degli anni (per non dire meglio, dei decenni) è stata spietata la lotta per conquistare l’amministrazione della Sac che, fra l’altro e vale la pena ricordarlo, è in status di concessione da parte dell’Enac, cioè dello Stato.
Lotta politica? Sicuramente, dal momento che al tavolo del gioco ci sta la politica, cioè i politici, quei personaggi noti (e ignoti) che dovrebbero rappresentare gli interessi della collettività, che spesso dimenticano il significato del loro mandato. In realtà i politici curano interessi ma dai quali (spesso e volentieri) la collettività non ricava alcun beneficio.
Ebbene, nell’attuale fase di guerra dichiarata per la nuova governance della Sac (il Consiglio ed i “vertici”, infatti, sono già scaduti), ci stanno tutti con le proprie ragioni a volere le loro (ritenute) giuste nomine nel Cda e nei vertici, presidente e amministratore. Domani nel corso dell’assemblea si deve decidere. Sembrerebbe tutto chiaro, così non è. Esclusa la Camera di Commercio di Ragusa e il Comune di Catania (oggi Citta metropolitana) gli altri Enti soci della Sac sono “commissariati” dalla Regione, e proprio la Camera di Commercio di Ragusa ha indicato come nome alla presidenza Nico Torrisi, presidente di Federalberghi. Su Torrisi in passato c’era stato il veto del numero due di Confindustria Ivan Lo Bello e, dunque, è apparso subito nebulosa la presa di posizione del presidente della Regione, Rosario Crocetta che due giorni addietro ha nominato (o, meglio, imposto) alla guida della Sac due nomi, Ornella Laneri, ex responsabile Turismo di Confindustria, e Daniela Baglieri, docente universitaria a Messina. Un vero “colpo di mano”, un vero “blitz” alla tedesca, quello di Rosario Crocetta, che come risultato immediato è quello di buttare benzina sul fuoco.
Consequenziale la reazione da parte Confcommercio che, in una sua nota, così si esprime: L’aggregazione di cui fanno parte Confcommercio Catania, Confcommercio Siracusa, Confcommercio Ragusa, Confesercenti Catania, Confesercenti Ragusa, Cidec, Fiarcom, Fai, Assotir, SILT Taxi, Ancotus, Casartigiani Siracusa, Casartigiani Catania, Casartigiani Ragusa, Fedarcom, non può che dichiararsi sorpresa ed esterrefatta nel ricevere da alcuni schieramenti politici comunicazione su una presunta scelta di nominativi per le massime cariche della Sac che sembra dettata, oltre che da indirizzi politici, dalla solita “manina confindustriale”; ci appare strano che dalle scelte si sia escluso l’unico socio legalmente rappresentato e non commissariato, ovvero la Camera di Commercio di Ragusa, e che fra i nominativi sussurrati ve ne sia uno evidentemente privo dei requisiti di legge. La nostra aggregazione non si è permessa di fare nomi ma si è solo limitata a esprimere pareri su quelli da altri formulati. Se l’orientamento della Regione è divenuto oggi quello di ascoltare le categorie, lo faccia in veste ufficiale, tenendo conto delle forze che saranno chiamate a guidare la nuova grande Camera di Commercio del Sud Est. Altre scelte non potranno che essere considerate una follia.
Altra nota giunge da Sicilia futura, il movimento dell’ex ministro Salvatore Cardinale: Le voci che si rincorrono in relazione a possibili scelte del governo regionale, su indicazione di non meglio precisati incontri di maggioranza, riguardanti la prossima governance della Società Aeroporto Catania, appaiono soltanto un affronto al buon senso. Il fatto che la Regione possa, attraverso suoi commissari, effettuare scelte dal sapore politico senza tenere nel dovuto conto delle indicazioni di coloro che questi enti governeranno tra meno di due mesi, appare quantomeno un grosso azzardo. Si consideri, peraltro, che gli unici enti governati in via ordinaria, la Camera di Commercio di Ragusa e la Città metropolitana di Catania, hanno indicato candidature diverse da quelle che si vorrebbero scelte dal governatore Crocetta e perciò lontanissime dal mondo imprenditoriale e camerale (…). E’ evidente perciò che Sicilia Futura non considera chiusa questa vicenda che peraltro rischia di avere risvolti assai inquietanti (…).
Una proposta più che credibile era venuta giorni addietro dal Movimento 5 Stelle che aveva detto a chiare lettere Basta alla guerra tra bande per piazzare trombati dalla politica o propri protetti, suggerendo, il nome dell’amministratore delegato della Sac: deve essere di un tecnico esperto, di provati valore ed esperienza, come il siciliano Antonino Bardaro. A Crocetta i deputati 5 Stelle avevano inviato il curriculum di Bardaro con una lettera di accompagnamento. Se troverà qualcuno con un solo titolo in più proceda, altrimenti i cittadini ne prenderanno atto”.
Nulla da eccepire a quanto richiesto e suggerito dai deputati del Movimento 5 Stelle: Antonio Bardaro, 63 anni, siciliano di Messina, sposato con 4 figli, è stato per 30 anni direttore di aeroporto prima del Ministero dei Trasporti e poi dell’ENAC (incluso Catania) con esperienze nei vari settori operativi e gestionali. È stato anche componente dei collegi sindacali di diverse società di gestione aeroportuali. Dal Febbraio 2010 è rappresentante permanente aggiunto presso il Consiglio dell’Icao di Montreal (International Civil Aviation Organization), l’agenzia autonoma delle Nazioni Unite, incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e di promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale. Ha avuto diversi incarichi speciali nel settore, questi tra i principali: è stato più volte presidente di commissione d’inchiesta per incidenti aerei e presidente di commissione per il conseguimento di licenze aeronautiche. È stato presidente e membro di commissione Enac per la certificazione di istruttori di security e membro della commissione per la redazione del piano regionale dei trasporti, parte aviazione, della Regione Sicilia, edito nel marzo 1999. È stato membro del gruppo di lavoro Enac per lo studio e l’applicazione del codice della navigazione riformato sugli aeroporti.
Un curriculum, quello di Antonino Bardaro che pochi in Italia e in Europa possono vantare.
Rosario Crocetta ha preferito scegliere due donne, una espressione della Confindustria e con ottimi rapporti con il presidente dell’associazione etnea Domenico Bonaccorsi di Reburdone, l’altra dal mondo dell’Università. Cosa hanno a che vedere con la complessa gestione di un aeroporto come quello di Catania che vanta oltre sette milioni di passeggeri?